Accesso agli atti di gara pubblica rito art 36 o legge 241 del 1990?
- Avv Aldo Lucarelli
- 11 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Accesso agli atti di gara secondo la procedura ordinaria della legge 241 del 1990 o attraverso il meccanismo previsto dal codice degli appalti nell'art. 36?
L'articolo 36 del d.lgs 36/2023 detta le norme procedimentali e processuali in tema di accesso. Ed infatti L'offerta dell'operatore economico risultato aggiudicatario, i verbali di gara e gli atti, i dati e le informazioni presupposti all'aggiudicazione sono resi disponibili, attraverso la piattaforma di approvvigionamento digitale. Agli operatori economici collocatisi nei primi cinque posti in graduatoria sono resi reciprocamente disponibili, attraverso la stessa piattaforma, gli atti di cui al comma 1, nonché le offerte dagli stessi presentate.
Le decisioni sull'accesso previsto dall'art. 36 sono impugnabili ai sensi del ricorso avverso il silenzio di cui all'art. 116 del codice amministrativo ma cosa ne pensa la giurisprudenza?
Nel caso in cui la stazione appaltante, contestualmente alla comunicazione dell’aggiudicazione, non renda disponibile attraverso la piattaforma digitale la documentazione di gara prevista dai commi 1 e 2 dell’articolo 36 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, la richiesta di accesso dell’operatore economico interessato è regolata dall’ordinario procedimento disciplinato dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, con conseguente applicazione, in caso di diniego espresso o tacito all'ostensione, dell'articolo 116 c.p.a., non essendo in tal caso applicabile il rito accelerato previsto dall'articolo 36, comma 4, del decreto legislativo n. 36 del 2023. ( Tar veneto 327/2025).

In motivazione la sezione ha precisato che l’unico rimedio previsto dal codice dei contratti pubblici per il caso di ostensione parziale degli atti di gara è contenuto nell'art. 36, comma 4, del d.lgs. n. 36 del 2023
il quale, però, si riferisce soltanto all’impugnazione delle decisioni assunte sulle eventuali richieste di oscuramento di parti delle offerte, indicate dagli operatori.
Si segnalano sentenze di contenuto difforme sul medesimo tema T.a.r per la Campania, sez. V, 23 maggio 2025, n. 3951.
Avv. Aldo Lucarelli
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