l'avvalimento e la verifica dell'anomalia negli appalti
- Avv Aldo Lucarelli
- 21 ott
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Contratto di avvalimento ed il principio dell'onerosità
Il contratto di avvalimento ha tendenzialmente natura onerosa non giustificandosi altrimenti il prestito a titolo gratuito dei requisiti da parte dell'operatore che potrebbe partecipare alla gara; ove abbia carattere gratuito dal testo del contratto deve in ogni caso emergere chiaramente l'interesse, direttamente o indirettamente patrimoniale, ad esso sotteso, al fine di consentire il controllo sulla meritevolezza, ex art. 1322, comma 2, c.c., distinto dal giudizio di liceità, allo scopo di evitare che gli interessi perseguiti dalle parti contrastino con gli interessi generali della comunità e dei terzi maggiormente meritevoli di tutela. (CgA 52/2016).

Avvalimento Corrispettivo ed Incongruità
È legittimo il contratto di avvalimento anche ove il corrispettivo previsto a favore dell'ausiliaria non sia congruo rispetto ai requisiti prestati ove, dal testo dello stesso, emerga la possibilità per la medesima ausiliaria di avere in subappalto lavori, nei limiti dei requisiti prestati, e laddove la stessa appartenga al medesimo gruppo imprenditoriale della mandante del R.T.I. aggiudicatario. (CdS 7819/2025 e Cons. Stato, sez. V, 25 gennaio 2016, n. 242;)
Il procedimento di verifica dell'anomalia non ha per oggetto la ricerca di specifiche e singole inesattezze dell'offerta economica, mirando piuttosto ad accertare se in concreto l'offerta, nel suo complesso, sia attendibile e affidabile in relazione alla corretta esecuzione dell'appalto, senza concentrarsi esclusivamente e in modo parcellizzato sulle singole voci di prezzo; il giudizio sull'offerta sospettata di anomalia è, quindi, incentrato sull'accertamento della serietà dell'offerta, desumibile dalle giustificazioni fornite dalla concorrente, con la conseguenza che l'esclusione dalla gara può essere disposta solo se vi sia la prova dell'inattendibilità complessiva dell'offerta. (CdS 7077/2025).In motivazione, la sezione ha ritenuto peraltro che le giustificazioni fornite dall'aggiudicataria fossero congrue in particolare quanto alle spese generali, avendo l'operatore dimostrato di avere acquisito un portafoglio lavori tale da consentirgli di distribuire le spese fisse d’impresa (aliquota delle spese generali) su più cantieri. (CdS 7819/2025) (fonte Giustizia Amministrativa)
Appalti ed impresa
Avv. Aldo Lucarelli









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